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Change Management

Oggi le aziende debbono affrontare sempre più grandi, importanti e rapidi cambiamenti. Tant’è che, soprattutto dal 2020 in poi,  questi fenomeni hanno ormai le caratteristiche, non più di “cambiamento”, ma di “trasformazione”, perché la spinta è verso una vera e propria mutazione di DNA.

 

Per questo è fondamentale:

 

  • diffondere la cultura del cambiamento, individuare le resistenze e le inerzie, porsi in costante e profondo ascolto della popolazione aziendale, stimolare idee e contributi nuovi ed elaborarli;

  • trasferire con chiarezza e trasparenza la nuova visione, individuare i benchmark internazionali che possano essere driver e testimonial del cambiamento, lavorare sul “nuovo che ancora non c’è” e sulla conoscenza tacita, condividere quanto più possibile i progetti, mantenere alto il livello di comunicazione e di scambio, sostenere le persone rispetto alle ansie e alle incertezze;

  • collegare le persone al divenire dei processi organizzativi partendo dal cliente, coinvolgendole nelle sperimentazioni che il cambiamento richiede, presidiare costantemente le nuove produzioni di senso;

  • sviluppare le competenze funzionali al cambiamento e collegate al piano strategico dell’azienda, agire sugli atteggiamenti, le convinzioni, i comportamenti, l’impegno, che determinano la motivazione e il committment con cui ciascuna persona, gruppo e  comunità aderiscono ai nuovi comportamenti funzionali al cambiamento.

 

Affianco le organizzazioni per mobilitare le persone e orientarle al cambiamento, bilanciare i risultati a breve e sviluppare una visione di lungo periodo, individuando le competenze chiave e il tipo di comunicazione da utilizzare.

 

Quanto più il committment del Vertice dell’azienda è forte, tanto più si possono realizzare progetti interessanti ed efficaci, che devono necessariamente basarsi sull’ascolto delle persone.

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